passo dopo passo...

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chi segue i miei passi...

lunedì 8 novembre 2010

(K)nulla 1, da un'iniziativa di Navigo a vista

(K)nulla alla notte di lavoro appena passata. Alla sensazione di impotenza, al rendersi conto di non poter fare di più di quello che stai facendo, a quell'attimo in cui realizzi che non ce la può fare e che forse (terribile anche solo pensarlo) che forse è meglio così. Cerchi con gli occhi la collega, insieme volgete lo sguardo verso il medico... vai avanti perchè non puoi mollare, ci speri fino alla fine. Ma la fine arriva, nonostante tutto la vita scivola via. Allora smetti. Guardi l'ora. Stranamente non puoi stare ferma e cominci a fare. Acqua calda, ovatta, con gesti gentili e attenti presti le ultime cure. Lo prendi in braccio, gli parli nonostante tutto, lo avvolgi nel lenzuolino e lo adagi nell'icubatrice. Fai un passo indietro e rimani lì. Sperando di non crollare. Perchè non puoi crollare davanti al papà. Ha bisogno della tua forza per non perdere la sua. Ha già parlato con il medico che gli ha spiegato quello che è stato fatto. Alla fine si gira e con un filo di voce ti dice "grazie di tutto" e se ne va. E lì crolli. Io crollo. (K)nulla allora! Ricominci a fare perchè hai bisogno di fare. Ci sono gli altri neonati di cui prendersi cura. Ci penserai dopo a crollare. Ora bisogna andare avanti. Il turno finalmente finisce, lentamente torni a casa cercando di rimanere concentrata sulla strada. 52 km sono tanti ogni volta ma stamattina sono proprio insopportabili. Entri finalmente in casa, punti la sveglia alle 1545 e dormi, sul bivano, senza nemmeno toglierti le scarpe. Vuoi solo dormire. Suona la sveglia, qualcosa nello stomaco, vai a prendere Scricciolo alla scuola materna, ridi, scherzi, aspetti Cucciolo alla fermata del pulmino, li porti in giro a recuperare il materiale per costruire le lanterne, costruite le lanterne mentre prepari la cena. Li fai cenare, un cartone accoccolati sul divano, la buonanotte. E finalmente le lacrime escono. (K)NULLA.

9 commenti:

  1. accidenti.
    Mi hai emozionata tanto.
    knulla al destino.
    Ma grazie a te per la tua dedizione e per il lavoro che fai, con amore e passione.

    Linko il tuo posto alla fine del mio posto e nella mia pagine fb.
    Tutti posso partecipare, assolutamente!
    ancora grazie

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  2. ...anche a me che ti ho letta tutta di un fiato.

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  3. Ti abbraccio forte! Sono moglie di un infermiere... scherza sempre, racconta barzellette ai pazienti... una volta gli ho detto che sarebbe fantastico in un reparto pediatrico... mi ha detto che non ce la farebbe a sostenere quello che tu racconti e lo capisco, ti capisco, da mamma, e ti abbraccio!!!! Preghiere per quei genitori...

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  4. brividi da mamma...
    Il tuo knulla è più triste del mio...i bambini dovrebbero solo vivere e sorridere....
    Ti ammiro per il lavoro che fai.

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  5. ci siamo incontrate per un knulla, il tuo decisamente intenso. tornerò a leggerti volentieri.

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  6. Da fidanzata con un infermiere..da bimba (io) nata sottopeso e prematura e che si é fatta 3 mesi di incubatrice in TIN...che ora lavora come educatrice per bimbi disabili (che a loro volta sono stati in TIN appena nati)..questo tuo post ha toccato tutte le mie corde!!

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  7. quanto coraggio per fare il lavoro che fai.. e grazie per farlo con amore, rispetto e sensibilità, non è da tutti.

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  8. Ciao Gabbi..ti leggo in religioso silenzio... ti abbraccio con il cuore...

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