passo dopo passo...

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giovedì 6 ottobre 2011

perchè è più bello così stasera

I lavori di ristrutturazione vanno avanti. Così dìcono... Anche gli scatoloni da sistemare sono diminuiti. O semplicemente qualcuno li ha spostati dal patio? A parte gli scherzi, le cose procedono fin troppo bene considerando i vari imprevisti che si stanno presentando. Siamo ancora senza citofono e senza tv, senza cappa e mensole in cucina, con i bagni montati a metà ma ci sentiamo a casa. La scuola iniziata, scuola pubblica, piccola, solo due sezioni a tempo pieno, dove spesso sono i genitori a ridipingersi le pareti, dove la maestra è maestra in una classe e mamma in un'altra. Posso salutare i miei bambini dalle finestre che affacciano nel cortile. "Bambini, vi piace la nuova scuola?" "Sì, mamma, e pure i nuovi amichetti... ma lo sai che lunedì forse faremo il vino in classe? Io lo vorrò fare rosso perchè mi piace il colore... " "Io ho due migliori amici: Diego e Ludovico, come era con Gabriele alla scuola di prima... no, ancora non ho amici femmina, gioco solo con i maschi..." " Io invece ho anche tre nuove amiche: Ginevra è tanto simpatica ma no come Elisa (la sua fidanzata) e poi ci sono loro due che quando io disegno alla lavagna loro colorano i miei disegni...ma non mi ricordo bene i nomi, ne sto imparando tanti, lo sai che siamo venticinque?"... Ora, non è tanto quello che dicono a farmi sorridere (e una vocina dentro di me dice meno male) ma è il modo, lo sguardo, l'entusiasmo. Il viso sporco di terra perchè avevamo appena finito di fare giardinaggio, le mani con un pezzo di crostata, le crocchette di pollo nel microonde, il pane nel tostapane, le candele al posto della luce perchè "è più bello così stasera", Maia a far le fusa con la speranza di rimediare qualcosa oltre la sua pappa... Momenti, spero ricordi indelebili soprattutto per loro, piccoli rituali eccezionali da custodire. E' veramente poco il tempo trascorso insieme. Attenzione indivisa oltre che condivisa. Poi l'ora di andare a letto, un libro, la luce della scrivania, un abbraccio, la buonanotte. Credo si siano addormentati nell'arco di pochi minuti, non li ho proprio sentiti nemmeno chiacchierare come fanno di solito. Anche oggi è andata. Senza tv, senza citofono, con i bagni da montare, la cucina incompleta, gli scatoloni chissà dove, secchi di cemento e vernice sparsi per il giardino incolto, pareti spoglie, e noi, a casa. 'notte! Gabbi!