passo dopo passo...
chi segue i miei passi...
giovedì 29 dicembre 2016
cosa ho imparato oggi ?
1) che se vuoi bene a qualcuno puoi anche essere la persona più cafona, maleducata, egoista, stronza del mondo : Se questo qualcuno sta male, soffri. Se poi muore, ti annienta.
2) se ci passi in prima persona, tremi.
3) che c'è una pesantezza fisica, veramente fisica da " mi spacco la schiena"; e poi c'è la pesantezza emozionale. Non emotiva, proprio emozionale. E mi chiedo come faccio a reggerla. Poi alzo lo sguardo e trovo le mie colleghe e la mia caposala po', vicino a me. E allora io rimango po', vicino a loro.
4) che un cappuccino con cioccolato e cannella non ti risolve la vita ma mi aiuta. Oggi, che non so come dare forza ai miei amici. Oggi che non so come consolare mio marito, mia roccia. Oggi che forse dovrei cominciare a preparare i miei figli. Oggi che mi sto prendendo ancora un po' di tempo. E che nonostante tutto mi continuo a ripetere che oggi e' una splendida freddissima giornata di sole.
5) chiedere non costa niente. Allora oggi chiedo. Non per me. Per i miei amici. Loro ci credono. E per mio marito e i miei figli. Così io chiedo. Chiedo coraggio. Chiedo serenità. Chiedo forza. E chiedo a voi di chiedere con me.
domenica 12 giugno 2016
solo quattro giorni, a cavallo tra un turno di mattina e un rientro di pomeriggio.
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e poi si va, tre ore di viaggio, l'ultima circondati dal mare, blu
ogni caletta una spiaggia diversa, ogni giorno un sole diverso ma la notte piove, eccome se piove
le giornate sono calde e non puoi fare altro che leggere, prendere il sole, gustare una cucina che a casa ha un sapore diverso
stare su un'isola anche solo per qualche giorno, osservi la gente del luogo, sembra si conoscano tutti, come fossero un'unica grande famiglia
ma il dubbio ti viene... Possibile ?
insomma sembra tutto li' per te e per i tuoi momenti di vacanza fantastica
e allora ti rendi conto che la tua vacanza non è altro che una breve pausa dalla tua routine quotidiana
e così ,eccola la voglia di tornare a casa ; proprio così una gran voglia di tornarmene a casa mia dove tutto è disordine, dove per andare al mare mi ci vogliono 30 minuti, dove devo fare la spesa per poter mangiare e dove se non faccio le lavatrici non ho abiti puliti, dove h 24 ho un lavoro che mi aspetta... E dove tanto altro rende ogni mia giornata unica
8 - 11 giugno 2016,
isola del Giglio , breve vacanza che mi ha riportato a casa
venerdì 20 maggio 2016
quasi cinque anni fa, trasferiti nella nuova casa da appena venti giorni, scrivevo...
"25 agosto 2011; aspetto Gianc che rientri dal lavoro, sul balcone, nella poltrona con la birra sul tavolino.
La nostra vicina contessa annaffia il suo giardino e parla con unaltra donna. Nella casa gialla, sul balcone del penultimo piano una famiglia cena facendo il barbeque. I bambini dai miei. Nel giorno dello smonto-notte tutto sembra sospeso. Tutto rallentato. Si sta bene qui. E sto bene io.
Chissa' se a Gianc andrà di cenare al lago ...
Molto lentamente casa sta prendendo le nostre sembianze. E noi ci stiamo abituando a lei.
Le scale non mi piacevano proprio eppure ora sono il mio angoletto preferito: lì, il secondo gradino con due cuscini dietro appoggiando le spalle al muro... e qui, fuori, sotto lo sguardo di chi vuole essere indiscreto. Anche a Maia piace stare qui, c'è molto da osservare e ascoltare...
ps: la vicina contessa sta solo chiacchierando: è il suo tuttofare che sta annaffiando."
E oggi, 20 maggio di cinque anni dopo, mi è capitato tra le mani questo foglietto. Il resto è venuto da se', così oggi scrivo...
20 maggio 2016. Aspetto che arrivino le 16.00 per andare a riprendere Scricciolo a scuola. Ultimi giorni di un ciclo, la scuola elementare. Sono sul divano con accanto Cucciolo che, tornato a piedi dalla sua di scuola, si sta prendendo la sua pausa. Prima media per lui questo anno. Ultimi giorni di scuola anche per lui.
La nostra vicina contessa ( di soprannome non di fatto ) ormai è venuta a mancare da diversi mesi. La sua casa è vuota. Silenziosa. Attende.
Nella casa gialla c'è ancora la stessa famiglia che continua a fare il barbeque. Con il tempo siamo diventati amici. Anzi direi che lei è tra le mie amiche più care. I nostri ragazzi stanno costruendo giorno dopo giorno la loro amicizia. E i papà fanno i papà...
In questo periodo abbiamo le rondini, tornate al loro nido sotto al nostro tetto. Oggi c'è sole, vento e , come cinque anni fa c'è tanto da osservare e ascoltare.
giovedì 29 agosto 2013
Educare alla vita, Swami Kriyananda
giovedì 15 novembre 2012
Piccolo Essere Umano Onnivoro
sabato 11 agosto 2012
La prime dieci righe : MPA
Vorrei che Giovanni mi baciasse. Ah, ma è un'idea pessima per molte ragioni. Tanto per cominciare, Giovanni ha dieci anni meno di me e - come quasi tutti i ragazzi italiani - vive ancora con sua madre.Basta questo a renderlo uno spasimante improbabile per me, che sono un'americana con una professione, ho trentaquattro anni e sono appena uscita da un matrimonio fallito e da un divorzio devastante e interminabile, a cui ha fatto immediatamente seguito un'appassionata storia d'amore finita malissimo.Dopo tante disavventure mi sento triste, fragile, vecchia di settemila anni. Per una pura questione di principio non infliggerei mai la sofferente, consunta e decrepita me stessa all'incantevole, immacolato Giovanni, senza contere che sono arrivata all'età in cui una donna comincia a domandarsi se il modo più saggio di consolarsi della perdita di un bel giovane dagli occhi neri sia davvero quello di invitarne immediatamente un altro nel proprio letto.
da "Mangia Prega Ama"
di Elizabeth Gilbert
martedì 14 febbraio 2012
giveway di "Le prime dieci righe"
Le prime dieci righe di "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen
edito nel 1981 dall' Arnoldo Mondadori Editore
Un regalo per il mio decimo compleanno e dopo quasi trent'anni ogni volta che lo rileggo è magia.
Grazie all'iniziativa di www. le prime diecirighe. blogspot.com
venerdì 10 febbraio 2012
Fuori nevica, l'aria è pulita.
" Sa, dottoressa, sono stata a casa tanti giorni ma alla fine mi sentivo veramente bene. Poi ieri mattina mi sono svegliata per andare al lavoro e non riuscivo a stare in piedi. Ho svegliato mio marito ma è stato veramente..."
" E sei rimasta casa?"
"No, mi sono fatta forza, comunque ci sono andata, sono arrivata un po' in ritardo ma ce l'ho fatta... Solo che in reparto è stato un disastro. Ho vomitato due volte, ad un certo punto non riuscivo più a tare in piedi. E' stato terribile. Ma fino all'altro ieri sera STAVO BENISSIMO..." "Ok, allora procediamo così: ti fai un bel torace per escludere che sia polmonite..." "...polmonite? "
"...se il torace è pulito andremo avanti in un'altra direzione..."
"... aspetti, ho un forte ritardo, che per me è normale, non le ho mai molto regolari..."
"Hai già fatto un test?"
"sulle urine, negativo, ma lo era anche di Alessandro..."
" Bene. Allora prima di fare la lastra mi fai il test su sangue e ti metti a riposo, ok ?"
" Ma non è che si stia riaffacciando..."
" la depressione? Forse o forse è un po' tutto ma facciamo un passo per volta. Noi ci manteniamo in contatto, mi tieni aggiornata e cerchiamo di capire quello che sta succedendo. Non ti preoccupare. Sicuramente è una bella forma influenzale a cui non hai voluto dare troppo retta ma visto come stanno le cose, meglio esserne sicuri."
Un sorriso e uno sguardo premurosi hanno accompagnato questa conversazione ( più o meno queste sono state le parole dette) per tutto il tempo. Sono uscita da quello studio sollevata. E serenamente ho raccontato tutto a Gianc. Terrorizzandolo, poverino. Parole come polmonite e gravidanza non se le aspettava. Amore mio, sono da escludere per precauzione o eccesso di zelo, non ha detto che aspettiamo un bambino e che ho la polmonite! Così stamattina ho fatto le beta su sangue e, vista la neve che ha ricominciato a scendere, per problemi tecnici del laboratorio avrò la risposta solo giovedì. Al momento sono sdraiata sul divano, la coperta addosso, i bambini che giocano con papino, Maia che viene a reclamare la pappa. Fuori nevica e l'aria è pulita. Io mi sento bene. Non penso di essere in dolce attesa, mi rendo conto di desiderarlo, in parte. Mi piace l'idea. Per ora aspettiamo. Poi vedremo.
martedì 27 dicembre 2011
martedì 22 novembre 2011
Stamattina, in ordine sparso, ho pregato
Stamattina ho predisposto le cosce di pollo con le patate in una teglia che ora sta cuocendo nel forno e che mangeremo stasera a cena.
Stamattina ho prepararto il brodo vegetale in cui ho cotto gli spaghetti, il sugo con cui li ho conditi, pranzo per me e Scriccioloscarlattinoso.
Stamattina ho passato la scopa in cucina, in soggiorno, in bagno, nel pianerottolo, nelle camere, nell'altro bagno, nelle scale: niente amica aspirapolvere se la corrente salta...
Stamattina ho preparato la colazione per tutti, la merenda per scuola per Cucciolo, la merenda per Scriccioloscalattinoso.
Stamattina ho stirato al volo una camicia a Giancsempredicorsaperchèsialzadieciminutidopochelasvegliasuona.
Stamattina ho accompagnato Cucciolo al prescuola, lasciato un messaggio per le maestre di Scriccioloscarlattinoso che fiducioso mi ha aspettato in macchina.
Stamattina ho canticchiato al divertitoScriccioloscarlattinoso "la bella tartaruga" e "Jhonnybassotto" mentre sbirciavo tra i vostri blog.
Stamattina ho organizzato quattro lavatrici di bucato che avvierò nel pomeriggio se la corrente smetterà di andare e venire.
Stamattinaho avviato la lavastoviglie e continuato a lavare i piatti a mano mano mano che li sporcavo.
Stamattina non ho mai strillato a nessuno.
Stamattina ho sorriso spesso.
Stamattina mi sono concessa una pausa caffè durante la visione di uno dei miei programmi preferiti (a chi interessa: Scrubs!) mentre Scriccioloscarlattinoso rideva insieme a me dei momenti assurdi di quel programma.
Stamattina mi sono svegliata alle 6:45, reduce da un incubo.
Stamattina ho acceso la stufa.
Stamattina ho rifatto i letti, arieggiato casa, riordinato il soggiorno.
Stamattina. Stamattina tutto mi sembrava un miracolo. Anche la scarlattina di Scricciolo.
E se è vero che ogni attimo vissuto pienamente è come una preghiera, io, stamattina, in ordine sparso, ho pregato.
giovedì 6 ottobre 2011
perchè è più bello così stasera
sabato 3 settembre 2011
Post sconfusionato ma il bicchiere è pieno.
Premessa: un post sconfusionato, lo so, più uno sfogo per non impazzire. Metaforicamente parlando. Perchè nonostante tutto mi sembra di portare sempre gli occhiali rosa... Fine premessa.
Cosa più mi manca in questi giorni? Il "pisolino all'occorrenza" sul divano mentre la tv è accesa. Ci siamo trasferiti nella nuova casa il 5 di agosto e da allora viviamo senza tv. L'elettricista/antennista verrà a risolvere i problemi verso metà mese e nel frattempo noi abbiamo avuto così tanto da fare che il tempo è volato. Io e Gianc abbiamo continuato a lavorare incastrando i vari professionisti tra i nostri momenti liberi. L'idraulico ormai conosce i miei turni meglio di me. Il pittore aveva proprio le chiavi di casa e tornerà a metà ottobre per rifare la facciata esterna. La cucina è stata montata a metà per dei pezzi sbagliati ma la possiamo utilizzare abbastanza. L'acqua calda c'è solo in un bagno grazie a mio padre che ci ha procurato un piccolo scaldabagno. Abbiamo montato le tende alle finestre, la nostra gatta difende il suo territorio egregiamente, abbiamo cominciato a dipingere la ringhiera del balcone. Abbiamo ancora una ventina di scatoloni da sistemare ma dentro non c'è niente di così urgente, per ora. I bambini si stanno ambientando. Giocano, urlano, bisticciano tra loro. Cose da fratelli insomma. Abbiamo scoperto che c'è una specie animale che ama la nostra casa: lo scorpione. Non letale, così pare, ma sempre scorpione. Fin'ora ne abbiamo trovati tre. E uno scarabeo. Nella testa si intrecciano migliaia di frasi contemporaneamente: "i grembiuli da comprare", "prepara il fentanest per la C", "che turno fai domani? Come notte, non dovevi fare pomeriggio?" "Ventila! 0,2 di adrenalina!" "ma i divani tua madre ce li regala? Lei come farà" "sì, vado io a preparare le parenterali, sì , pure le diete" " Alessandro smetti di fare i dispetti a Valerio" " Valerio questo è il pranzo e non avrai altro fino a merenda" " Hai sentito quando vengono a montarci il resto della cucina? Dovevavno venire la settimana scorsa" "Gianc, quando potremo usare il pc?" "Gabbi, dove hai messo la ciotola di vetro?" "mamma mi accompagni su che ho paura del buio?" " Il transcutaneo non funziona, provalo e dimmi cosa non va" "signora buon giorno, come va? E' un po' che non lavedo! Sì sto lavorando molto, sa' ,i turni" " la spesa, il cambio di residenza, l'igresso" "no è un 23 settimane, trigemellare" "noi li chiamavamo al telefono per dire loro di venire che il piccolo stava male e loro non rispondevano perchè stavano al funerale degli altri due" Impassibile in apparenza dentro di me sto per crollare. Sono stanca. Manca solo un turno di notte e poi finalmente andrò in ferie anche io. Eppure, nonstante lo stress, sto bene. Sono solo stanca. E mi manca tantissimo appisolarmi sul divano. C'è sempre qualcosa da fare. Anche ora. Sono le 2:30 di notte e sto facendo avanti e indietro per cercare di consolare due "mostriciattoli" che nelle loro incubatrici si disperano. Ancora una notte e poi parte dello stress si ridimensionerà. POI finalmente solo i miei tesori e la mia nuova casa per le prossime tre, dico tre settimane. Buonanotte a voi .
lunedì 11 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
ventiquattrosettimaneincubatriceB
mercoledì 22 giugno 2011
i nidi di rondine sotto al tetto, le ortensie e i lillà tra le erbacce
"mamma, siamo un po' come il paguro allora..." dice Ale sorridendo. Già!